Giovedi 26 giugno
 
 
Vorrei mi venisse fatta una carezza lieve
Una carezza  a fior di pelle con i polpastrelli di dita lunghe
 calde
Una carezza che ridisegnasse tutta la geografia del mio volto
 valli
montagne
scogliere
anfratti
 pianure
E che poi a mano  tesa   larga    molle
 rifluisse come un’onda nel mare dei miei capelli e approdasse sul collo
 come una stella di mare
 una conchiglia
sulla  spiaggia
E lì riposasse
Quieta
Senza ansie ne’ timori