Così noi consumatori ci ritroviamo complici delle peggiori forme di sfruttamento. Ma sappiamo anche che il nostro consumo può diventare uno strumento privilegiato per obbligare le imprese a comportarsi meglio a condizione che si abbiamo le informazioni.
Secondo le stime dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, i bambini al lavoro, nel mondo, sono 250 milioni. Come hanno dimostrato i servizi giornalistici sulla fabbricazione di palloni, molti di loro sono inseriti nella catena del subappalto e producono anche prodotti destinati al nostro consumo. In effetti dietro ai prodotti smaglianti che compriamo nei supermercati e nei negozi specializzati, si possono nascondere le peggiori forme di sfruttamento del lavoro che non si limitano al lavoro infantile, ma comprendono anche lavoro forzato, salari al di sotto della soglia della povertà, negazione dei diritti sindacali e, come è stato rivelato, nelle fabbriche che producono per Nike, anche percosse e ingiurie.
Fino a qualche tempo fa pensavamo che questi fatti avvenissero
solo in Pakistan, Vietnam o Cina. Ma le indagini dei carabinieri ci rivelano
che anche l'Italia è piena di laboratori clandestini che ingaggiano
bambini e che fanno lavorare gli adulti in nero in condizioni ottocentesche.
Le cronache ci informano anche che molti di loro sono inserite nella catena
dell'appalto di ditte prestigiose come Benetton, Levi's, Armani, Moschino,
Carrera,
Filanto. Il "Centro Nuovo Modello
di Sviluppo" e "Mani Tese" pensano che tutto ciò non può
più essere tollerato ed hanno lanciato una petizione popolare per
ottenere una legge che da una parte obblighi le imprese a dare informazioni
dettagliate sulla catena dell'appalto e dall'altra metta i consumatori
in grado di scegliere i prodotti in base alle condizioni di lavoro in cui
sono stati ottenuti. E' stata assunta questa iniziativa nella convinzione
che solo la trasparenza e il timore di essere punite dai consumatori potranno
indurre le imprese proprietarie di grandi marchi, a prendere le distanze
dai laboratori che violano i diritti dei lavoratori e ad effettuare seri
controlli per prevenire gli abusi.