Per alcuni prodotti equi e solidali,
al fine di garantire ai consumatori che i prodotti acquistati rispondano
a certi criteri specifici, vengono utilizzati marchi equosolidali indipendenti.
Ciò significa che i produttori
primari hanno realmente beneficiato dello scambio e che precisi criteri
sono stati rispettati durante il processo di produzione.
I marchi dovrebbero garantire
il regolare controllo sui produttori autorizzati in modo da poter garantire
determinati standard.
Il primo marchio equosolidale -
"Max Havelaar" - è stato creato nel 1988 nei Paesi Bassi ed è
presente soprattutto in Belgio, Danimarca, Francia, Paesi Bassi e Svizzera.
Il marchio "Transfair" opera soprattutto in Austria, Germania, Italia
e Lussemburgo. Il "Fair Trade Mark " è utilizzato nel Regno Unito
ed in Irlanda. Il " Rattvisemarkt" è utilizzato in Svezia.
Questi marchi equosolidali si sono
organizzati sotto una unica egida internazionale, la FLO ( "Fair
Trade Labelling Organisations") di Bonn che ha come obiettivo principale
l'armonizzazione dei criteri che definiscono il commercio equo e solidale.
All'interno della FLO, si prevede di introdurre un "marchio equosolidale
comune europeo". Oltre a questi marchi, usati per prodotti alimentari,
ne esistono altri utilizzati per diversi prodotti quali ad esempio
quelli per i tappeti ( Rugmark, STEP, Care & cosmetici), per
i tessili, i cosmetici, il tonno...
Il numero crescente dei marchi
equosolidali può creare una certa confusione nel consumatore
e giustifica lo sforzo degli appartenenti al commercio equo
e solidale di definire una lista di criteri minimi fondamentali e
rafforzare le strutture di coordinamento.